Peschici: il centro urbano
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Peschici: il centro urbano

Peschici sorge su un costone che rappresenta la parte settentrionale della Puglia continentale, praticamente alla stessa latitudine di Roma: questo gli permette di dominare una gran parte della costa, da Rodi a Calalunga, e dell'interno. Il costone non presenta superfici piane e per questo la morfologia del centro urbano e la sua viabilità ne risultano fortemente condizionate. I centro storico ed il nuovo abitato costituiscono gli organismi, non separati, ma distinti, di Peschici.

Il centro storico


Il centro storico è quella parte dell'abitato addossata alla rupe, che va dal Castello alla Porta del Ponte. Urbanisticamente ha l'aspetto del Borgo Medievale: cinta di mura, utilizzate nei secoli anche come abitazione, strade e isolati sorti spontaneamente, ossia non progettati in maniera globale. Le strette stradine sono quasi tutte a scale o a gradoni, con un unico persorso rotabile costituito dall'asse via Castello - piazza del Popolo - via Roma, porta del Ponte.

Attraverso la porta di Basso, si può raggiungere la chiesa di Sant?Elia, costeggiano il ciglio del costone su Viale Kennedy, con ampie vedute sul mare e alcune spiagge, oppure risalire a sinistra per una delle tante stradine che portano a via Castello. Qui sorge un isolato che è vera e propria sintesi del centro storico, vi si travoa edilizia abitativa, intasamenti e sopraelevazioni, scale esterne e scantinati nella roccia, coperture e spioventi a cupola.

Peschici:: il centro urbano
Peschici:: il centro urbano 2


Il centro moderno


Ben diverso è l'impianto del nuovo centro abitato: ampi tracciati rettilinei creano isolati ortogonali, esclusa la zona di Malacera, che costretta dal tracciato, segue il tracciato del centro antico. Su Corso Garibaldi, via Giannone e via Madonna di Loreto, si sono innestati gli isolati che, soprattutto ad est, ne hanno allungato il perimetro, metre negli ultimi 50 anni sono sorti i nuovi isolati che fanno perno intorno a via Monterotondo. Infine, il fenomeno dell'abusivismo, che ha pervaso la città insieme alla mancanza effettiva di un piano regolatore.

Dalla porta del ponte partono due vie che ricalcano le stradine che portavano ad est alla Cala e a sud verso l'interno, raggiungendo i giardini pubblici ed il Municipio, entrambi rifatti negli anni 60/70. Da piazza Trieste, che ospita il mercato ortfrutticolo, da via Solferino, si giunge alla chiesa di Sant'Antonio, dove fino alla fine del '600 sorgeva il convento dei Carmelitani, già esistente nel 1236.