Feste e giochi tipici di Peschici
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Feste e giochi tipici di Peschici

Le festività religiose sono le stesse che del resto del Paese, con la differenza che alcune sono considerate feste grandi e quindi c'e la processione e a volte la banda o i fuochi d'artificio: le Palme, Venerdi santo, la Madonna di Loreto, S. Antonio, l'Ascensione, il corpus Domini, S. Elia, S. Matteo e la Madonna del rosario. Le feste esclusivamente locali sono la Madonna di Loreto, S. Elia e la Madonna di Calena. La prima, in onore della protettrice, cade il lunedi dopo la Pasquetta, di cui un po' la ripetizione: si va in processione alla chiesa della Madonna e si consumano sul prato i dolci fatti per l'occasione, i panëttèllë e i canìstrë. La seconda, in onore del protettore, è la festa principale: nei tre giorni di festa (19-21 luglio) c'e un'aria di sagra con venditori di tutti i generi, la banda, l'orchestra e i fuochi d'artificio per le due ultime serate.

Quando l'abbazia era potente quella di S. Maria delle Grazie doveva essere la festa più importante, anche perchè legata alla fine dei raccolti; vi si svolgeva, fino alla fine dell'800, una fiera di sei giorni. Unica grande festa non religiosa è il carnevale: fino agli anni '50, per l'ultima, s'usava rappresentare la Zeza-Zeza, una farsa cantata d'origine settecentesca, importata da Napoli, con quattro personaggi, tra cui Zeza (Vincenza), e qualche pulcinella. Fino a una ventina d'anni fa s'usava fare pupazzi di paglia e carta che si bruciavano per l'ultima di carnevale, ed una piccola rappresentazione sul ciclopico maccherone dell'ingordo carnevale personificato. I giochi di bambini e ragazzi erano quelli che tutti hanno conosciuto prima dell'avvento della televisione. Tra i giochi emulativi, le bambole per le bambine, costruzioni di fango per i bambini.
Feste e giochi tipici di Peschici: foto 1
Feste e giochi tipici di Peschici: foto 2
Feste e giochi tipici di Peschici: foto 3
Feste e giochi tipici di Peschici: foto 4


Tra i giochi piu tranquilli pèdë pëdùgnë, una specie di conta in rima, varëvarèllë, una prova di resistenza al solletico; tra quelli un po' movimentati u scaffë (lo schiaffo), in cui chi sta sotto deve indovinare chi gli ha tirato lo schiaffo: a iattammùccë, a nascondino due giochi ad acchiapparsi, u fùlmënë (il fulmine), individiale, e a guerra franciàisë (dalla disfida di Barletta?), a squadre e per soli maschietti, tra i piu estenuanti, a cavalla longhë, a cavallina, per le vie del paese; e a mammë, simile alla prima ma giocata da fermi. Tra i giochi con attrezzi, dai più semplici u taccarèllë, una specie di morra dolorosa in cui un fazzoletto annodato passa a chi, dopo aver ricevuto la botta, indovina il numero; i buscarèllë (sassolini), un gioco d'abilità in cui si devono riprendere dei sassolini lanciati a terra.